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Centro balneare Locarno
Locarno, 2005
Aspetti urbanistici Progettare l'area del Lido significa a nostro giudizio interrogarsi sul rapporto tra Città e Paesaggio. La città esiste e si identifica proprio grazie alla dicotomia tra gli elementi urbani e gli elementi paesaggistici. In questo ambito abbiamo analizzato i limiti della città ed il loro rapporto con il contesto geografico. Da questo approccio abbiamo dedotto la volontà di delimitare l'estensione dell'edificato verso la Foce e di definirne gli isolati secondo la matrice del piano. Il comparto del Lido e la sua parte retrostante diventano un nuovo pezzo di città orientato a Lago. Il ridisegno del campo stradale segue la logica urbana e si discosta dall'arco della strada alla Foce - originariamente concepita quale strada principale - che appare oggi, alla luce dell'attuale assetto viario, alquanto sovradimensionata e responsabile di una cesura all'interno del Parco Fluviale. Lo zoccolo del nuovo Centro Balneare rappresenta il suolo urbano, mentre il prato del Lido è inteso come parte del Parco Fluviale che dal Lago si estende fino alla convergenza della zona collinare con la golena. L'antitesi tra zoccolo e parco relaziona la Città con il Lago ed il suo contesto paesaggistico. I nuovi edifici del Centro Balneare si caratterizzano per un orientamento est - ovest e un'alternanza di pieni e vuoti che relazionano il quartiere con il Lago. Tale concetto mira ad una valorizzazione del quartiere stesso che potrebbe essere densificato con contenuti di carattere pubblico correlati alle funzioni esistenti (campo sportivo, casa per anziani, albergo e residenze) e al Centro Balneare stesso. Una spazialità urbana che evita il fronte chiuso, sottolinea il carattere pubblico del Centro e rimanda al concetto di fronte a Lago del Piano Rusca concepito inizialmente con ampi spazi aperti, dei quali i Giardini Rusca sono un esempio. Aspetti architettonici Le scelte spaziali mirano a preservare la continuità dello zoccolo, contrapponendo lo spazio estroverso delle piscine al piano terra con quello più introverso ed intimo degli spogliatoi e del "wellness" al piano superiore. Lo zoccolo diventa il pavimento dello spazio delle piscine, mentre la copertura dello stesso contiene le funzioni annesse. Rispetto alla prima fase, abbiamo scelto un principio strutturale che ci ha permesso di ridurre le superfici di contatto con lo zoccolo al piano terra, accentuando così la continuità spaziale. Il piano superiore libero completamente da elementi strutturali offre la massimima flessibilità spaziale. Le fasce di circolazione orizzontali e verticali sono illuminate con luce zenitale, in particolare abbiamo caratterizzato lo spazio di collegamento verticale tra le piscine interne, rispettivamente tra la zona spogliatoi e il Wellness. Con altri elementi abbiamo illuminato e contraddistinto gli spazi centrali del piano superiore. Il wellness si collega così attraverso un grande lucernario con la terrazza sul tetto. Il rapporto degli spazi interni verso il paesaggio circostante è totale al piano terra e mirato al piano superiore; in questo caso solo gli spazi più pubblici come la zona accesso-attesa degli spogliatoi e la zona riposo del Wellness si relazionano rispettivamente con la città attraverso la doppia altezza del portico d'ingresso e con il lago attraverso una generosa terrazza. La scelta di un liguaggio sia spaziale sia materico votato all'essenzialità è in relazione dialettica con la complessità del paesaggio circostante e non da ultimo rappresenta un tentativo di contenere i costi pur ricercando determinate qualità ed esperienze per i fruitori...o forse è semplicemente la nostra visione ed interpretazione del concetto "Erlebnis...bad". Principio strutturale La struttura portante primaria è costituita da due travi-parete con due sbalzi disposte lungo i lati lunghi dell'edificio. Le travi-parete, in calcestruzzo armato presollecitato, hanno un'efficiente sezione a L corrispondente agli sforzi derivanti dal sistema statico e poggiano ciascuna su due pilastri di forma rastremata incastrati nella fondazione. I solai portano in direzione trasversale all'edificio e sono costituiti da tegoli binervati prefabbricati in calcestruzzo armato presollecitato. Nei quattro punti di contatto fra struttura e terreno sono previsti dei plinti fondati su pali; la soluzione, oltre che essere dettata dalla sua economicità, offre le garanzie necessarie per quanto riguarda gli assestamenti. L'assorbimento delle spinte orizzontali dovute a vento e terremoto come pure la stabilità generale dell'edificio è garantita dai pilastri incastrati nelle fondazioni, mentre trasversalmente la parte superiore dell'edificio è resa stabile dal funzionamento a telaio della struttura in corrispondenza degli appoggi. A livello costruttivo, vengono dapprima eseguiti in opera i pali, i plinti di fondazione, i pilastri e le travi-parete; successivamente per mezzo di autogrù vengono assemblati i tegoli binervati trasportati via lago.
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Locarno
2005
Aspetti urbanistici Progettare l'area del Lido significa a nostro giudizio interrogarsi sul rapporto tra Città e Paesaggio. La città esiste e si identifica proprio grazie alla dicotomia tra gli elementi urbani e gli elementi paesaggistici. In questo ambito abbiamo analizzato i limiti della città ed il loro rapporto con il contesto geografico. Da questo approccio abbiamo dedotto la volontà di delimitare l'estensione dell'edificato verso la Foce e di definirne gli isolati secondo la matrice del piano. Il comparto del Lido e la sua parte retrostante diventano un nuovo pezzo di città orientato a Lago. Il ridisegno del campo stradale segue la logica urbana e si discosta dall'arco della strada alla Foce - originariamente concepita quale strada principale - che appare oggi, alla luce dell'attuale assetto viario, alquanto sovradimensionata e responsabile di una cesura all'interno del Parco Fluviale. Lo zoccolo del nuovo Centro Balneare rappresenta il suolo urbano, mentre il prato del Lido è inteso come parte del Parco Fluviale che dal Lago si estende fino alla convergenza della zona collinare con la golena. L'antitesi tra zoccolo e parco relaziona la Città con il Lago ed il suo contesto paesaggistico. I nuovi edifici del Centro Balneare si caratterizzano per un orientamento est - ovest e un'alternanza di pieni e vuoti che relazionano il quartiere con il Lago. Tale concetto mira ad una valorizzazione del quartiere stesso che potrebbe essere densificato con contenuti di carattere pubblico correlati alle funzioni esistenti (campo sportivo, casa per anziani, albergo e residenze) e al Centro Balneare stesso. Una spazialità urbana che evita il fronte chiuso, sottolinea il carattere pubblico del Centro e rimanda al concetto di fronte a Lago del Piano Rusca concepito inizialmente con ampi spazi aperti, dei quali i Giardini Rusca sono un esempio. Aspetti architettonici Le scelte spaziali mirano a preservare la continuità dello zoccolo, contrapponendo lo spazio estroverso delle piscine al piano terra con quello più introverso ed intimo degli spogliatoi e del "wellness" al piano superiore. Lo zoccolo diventa il pavimento dello spazio delle piscine, mentre la copertura dello stesso contiene le funzioni annesse. Rispetto alla prima fase, abbiamo scelto un principio strutturale che ci ha permesso di ridurre le superfici di contatto con lo zoccolo al piano terra, accentuando così la continuità spaziale. Il piano superiore libero completamente da elementi strutturali offre la massimima flessibilità spaziale. Le fasce di circolazione orizzontali e verticali sono illuminate con luce zenitale, in particolare abbiamo caratterizzato lo spazio di collegamento verticale tra le piscine interne, rispettivamente tra la zona spogliatoi e il Wellness. Con altri elementi abbiamo illuminato e contraddistinto gli spazi centrali del piano superiore. Il wellness si collega così attraverso un grande lucernario con la terrazza sul tetto. Il rapporto degli spazi interni verso il paesaggio circostante è totale al piano terra e mirato al piano superiore; in questo caso solo gli spazi più pubblici come la zona accesso-attesa degli spogliatoi e la zona riposo del Wellness si relazionano rispettivamente con la città attraverso la doppia altezza del portico d'ingresso e con il lago attraverso una generosa terrazza. La scelta di un liguaggio sia spaziale sia materico votato all'essenzialità è in relazione dialettica con la complessità del paesaggio circostante e non da ultimo rappresenta un tentativo di contenere i costi pur ricercando determinate qualità ed esperienze per i fruitori...o forse è semplicemente la nostra visione ed interpretazione del concetto "Erlebnis...bad". Principio strutturale La struttura portante primaria è costituita da due travi-parete con due sbalzi disposte lungo i lati lunghi dell'edificio. Le travi-parete, in calcestruzzo armato presollecitato, hanno un'efficiente sezione a L corrispondente agli sforzi derivanti dal sistema statico e poggiano ciascuna su due pilastri di forma rastremata incastrati nella fondazione. I solai portano in direzione trasversale all'edificio e sono costituiti da tegoli binervati prefabbricati in calcestruzzo armato presollecitato. Nei quattro punti di contatto fra struttura e terreno sono previsti dei plinti fondati su pali; la soluzione, oltre che essere dettata dalla sua economicità, offre le garanzie necessarie per quanto riguarda gli assestamenti. L'assorbimento delle spinte orizzontali dovute a vento e terremoto come pure la stabilità generale dell'edificio è garantita dai pilastri incastrati nelle fondazioni, mentre trasversalmente la parte superiore dell'edificio è resa stabile dal funzionamento a telaio della struttura in corrispondenza degli appoggi. A livello costruttivo, vengono dapprima eseguiti in opera i pali, i plinti di fondazione, i pilastri e le travi-parete; successivamente per mezzo di autogrù vengono assemblati i tegoli binervati trasportati via lago.
Città di Locarno
ing. Pedrazzini Guidotti sagl
3° rango
Numero progetto: 
77
Render/modello: